Da cuore a cuore

“Rinuncia, determinazione ed equanimità costituiscono la base triangolare su cui erigere una piramide i cui lati sono la saggezza, l’amore universale e la sincerità”.

Gli ultimi discorsi di Achaan Thanavaro prima del suo ritorno alla condizione laicale, dati in vari incontri e ritiri dal 1988 al gennaio 1996.

Muovendo dalla domanda esistenziale “Chi siamo?” e “Che cosa vogliamo?”, questi discorsi invitano a cercare la felicità della saggezza che vede la cose “così come sono”, al di là delle costruzioni mentali.

Attraverso la consapevolezza e l’attenzione riscopriamo il valore funzionale dei sensi, il desiderio come spinta alla crescita spirituale, la sincerità che deve muovere ogni nostra azione, e il rispetto per se stessi e per gli altri che è la base essenziale di ogni vera ricerca.

Solo queste qualità, unite a un grande nitore morale e alla compassione universale, possono portare a vedere il dolore e l’impermanenza come stimoli a cercare la vera vita al di là delle apparenze.

RECENSIONE
a cura di Leopoldo Sentinelli

Questo libro, pubblicato nei primi mesi dell’anno 1998 e curato da Giampaolo Fiorentini, raccoglie gli ultimi discorsi di Ajhan Thanavaro prima di lasciare la veste di monaco Theravada. Si tratta dunque dell’epilogo di un training spirituale, durato quasi un ventennio, conforme alla tradizione monastica della foresta thailandese di Ajahn Mun e Ajahn Chah, tradizione che, come è noto, si poggia sulla disciplina etica del Vinaya e sulla pratica di consapevolezza.

Thanavaro ha avuto come insegnante l’americano Ajahn Sumedho, primo discepolo occidentale di Ajahn Chah, e ha avuto incontri di particolare rilievo per la sua crescita spirituale con altri notevoli maestri, tra cui il XVI Karmapa, il XIV Dalai Lama, Krishnamurti (più volte citato nel libro), Namkhai Norbu, Ajahn Buddhadasa, Hsuan Hua. L’impatto che queste figure hanno avuto su di lui è palese nel suo stile eclettico e nell’uso di terminologie e tecniche di meditazione in particolare riprese dallo Dzogchen (p. 49, 51).

Questa prospettiva si accompagna a una presentazione non sistematica ma profonda della pratica di vipassana. L’insegnamento di Thanavaro si focalizza su alcune tematiche cruciali della tradizione buddhista (Quattro Nobili Verità, anatta, karma, consapevolezza, abbandono, accettazione) e ne fa altrettanti strumenti per rilassare la tensione dualistica del praticante e suscitare una visione profonda e compassionevole, al di là della brama (“Desiderare significa scegliere soltanto una parte di quanto la vita ci offre”, p. 29) e del pensiero conflittuale: “Il pensiero ha difficoltà a lasciare andare il passato e a non immaginare il futuro. Questo continuo oscillare tra passato e futuro viene comunemente chiamato vita, ma la vita è sempre nel presente e la consapevolezza del pulsare della vita non è altro che la consapevolezza del continuo nascere e morire, del continuo alternarsi di forma e vuoto, di conosciuto e ignoto.”

Ubaldini Editore Roma
www.astrolabio-ubaldini.com

Prezzo: € 13,50

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