Testimonianze

I Praticanti

Sebastiano Gernone - Ricercatore storico e spirituale

Sono trascorsi circa 30 anni da quando incontrai l’allora Ajahn Thanavaro.
Ricordo che lessi dei suoi incontri pubblici e andai in una saletta immersa nel verde del parco Celio che si affaccia sul circo Massimo di Roma. Lì vidi un piccolo monaco buddhista magrissimo, calvo con indosso una semplice veste ocra – arancione, egli apparteneva alla tradizione Theravada fedelissima alla prassi di vita e parola del Buddha. Era affiancato da un altro silenzioso monaco, molto alto, Ajahn Chandapalo, di origine inglese e alcune decine di persone erano presenti.
Thanavaro parlava sommessamente degli insegnamenti del Buddha modernizzandoli, vivendoli e rispondeva ad alcune domande.
Lo ricordo ben bene avvolto in quella penombra autunnale pomeridiana – serale. Si sentiva nelle parole, dal suo tono, dai discorsi emozionali – razionali che specchiavano sensibilità e profondità dell’uomo. Alla fine di un incontro gli parlai, sapendo che i suoi genitori erano lucani, meridionali come me. Il padre sottufficiale dell’esercito era stato in servizio pendolare tra varie caserme e approdò in Friuli ove crebbe Thanavaro.
Si prese l’abitudine di chiacchierare dopo gli incontri mentre si andava in metropolitana, accompagnando con pochi altri il piccolo Thanavaro affiancato dall’altissimo monaco inglese alla stazione di Roma Termini. Di lì le due figure arancioni con semplici bisacce salivano sul treno, ci salutavamo, loro diretti a Sezze Romano, sede e monastero Theravada in cui alloggiavano e praticavano riti e meditazioni.
Da questi incontri nacque la nostra amicizia. Le parole di Thanavaro erano talmente profonde in quell’atmosfera raccolta, silenziosa che registrai alcuni discorsi, li sbobinai trascrivendoli e successivamente Thanavaro li inserì in uno dei suoi libri pubblicati da Ubaldini. Si parlava tra noi dei comuni incontri con maestri spirituali: con Krishnamurti che Thanavaro conobbe personalmente giacchè il monastero in cui alloggiava allora era vicino la Fondazione in Inghilterra di Krishnamurti; Norbu Rinpoche il grande maestro tibetano che spiegava dalle parti del Monte Amiata e con accento napoletano misteriosi mantra del suo Tibet. Si discorreva, inoltre, anche di maestri non vissuti in comune: Osho con la sua scuola pitagorica; Gurdjieff con le sue danze sacre e la Quarta Via; Thic Nath Han con il suo buddismo zen e il suo fedele discepolo italiano, il misterioso coltissimo siciliano Chan Phap Y; Hassan Dedè il maestro sufi di Istanbul che guidava le danze maschili e femminili, coloratissime dei suoi dervisci, ecc…
Thanavaro lo seguii in alcuni campi di meditazione Vipassana che conduceva a Sezze Romano, e conobbi Ajahn Sumedho che a Londra lo aveva iniziato al monachesimo buddista. Mi parlava degli anni in Asia, del tempo tailandese con il grande maestro Ajahn Chah al cui ricordo è molto legato e che fu fondatore dei monaci della foresta Theravada, con il loro monastero di Wat Pah Pong. A Thanavaro, al suo insegnamento, ben si adattano le parole che disse Ajahn Chah sull’importanza della presenza al momento presente senza le distrazioni mentali, il vedere e abbracciare il mondo con l’intelligenza del cuore

Rosanna Riva Champa D’Urso - Poetessa

Conosco il Maestro Mario Thanavaro dai primi anni 90 da quando insieme a mio fratello Michele lo andammo ad incontrare al Santacittarama. Ho tra i livelli di memoria di quell’incontro un livello solo visivo, esperienziale, intraducibile in parole. Era un giovane monaco dalla commovente gentilezza e simpatia, piccolo grande umile, così semplice e vicino a chi lo cercava. Le sue vesti zafferano, l’eleganza nobile del cuore sobrio. Ricordo che ci accolse caldamente, ci si sentiva a casa subito. Chiese a me di fare del tè. A parte il diretto contatto con la mia ontologica insicurezza e paura anche a non essere capace a preparare un tè! Ricordo pensai: ‘Ecco metti 2 uomini assieme, e la prima cosa che fanno è chiedere alla donna di preparare il tè!’. Solo diversi anni dopo scoprii che nel Vinaya (il libro della disciplina monastica), c’era la regola di non rimanere da soli in compagnia di una donna. Poi mio fratello gli fece una domanda, non ho mai dimenticato la sua risposta.
Per anni mi ha accompagnata. ‘Come si raggiunge l’equilibrio?’ gli chiese.
E lui disse: “L’equilibrio non è qualcosa che si raggiunge. Non è statico, è dinamico. E’ fatto di continui aggiustamenti sul vuoto, come un acrobata su una corda, è un continuo accordarsi con le braccia al movimento, l’aria, aggiustamento di squilibri”.
Gli dicemmo di come amavamo le lezioni di Pensa, delle singolari coincidenze che a volte ci attendevano. Ci regalò un libro di Achaan Sumedho. Ricordo, che c’era silenzio e spazio nella stanza in cui ci accolse, nonostante l’agitata sofferenza che vi avevo anche deposta, una serenità di fondo.
Ci accomiatammo.
Lui nelle sue vesti zafferano era in piedi sulla soglia (questo il cuore ricorda, anche se non fosse accaduto), fino all’ultimo a salutarci insieme al gatto Dorje.
Sebbene fosse piccolo a me pareva svettare come una montagna.
Un Piccolo Principe immenso. L’universo intero, l’infinitamente piccolo l’infinitamente grande, sembravano essere la Sua Rosa.
Io e mio fratello ci rimettemmo in macchina. Quanto tempo era passato non so, ma era buio. Eravamo tutti e due come brilli di gioia.

Cristina Amritā Zavloschi - Poeta, fondatrice della Rete internazionale di sostegno alle donne sole e in difficoltà

Thanavaro lo vedevo come un Buddha sul trono fino a quando ho trovato il Buddha femminile dentro di me. La ricerca è durata parecchi anni, ci è voluta tanta pazienza da parte di entrambi. Ora la strada continua, con la pepita d’oro in mano.

Gabriele Nardo - Imprenditore edile

La creatività è l’aspetto che più colpisce di Mario Thanavaro.
L’essenza del cammino di Mario Thanavaro, secondo me, sta proprio nell’idea di libertà che egli cerca di risvegliare nelle persone. Libertà come via più giusta, anzi unica, per giungere all’accettazione di se stessi e di tutto, all’illuminazione. Non è un esercizio di potere sulle persone, ma un adoperarsi affinché le persone riconoscano in loro stesse la fonte di tale potere, di tale energia.

Fernando Betto - Orafo

Ho conosciuto Mario Thanavaro venticinque anni fa, nei primi passi del cammino verso la scoperta di me stesso. Oggi non è più solo Maestro. E’ amico.
La mia anima inquieta ha riconosciuto in lui un caloroso abbraccio silenzioso e una profonda unità, segno di equilibrio e correttezza nel comunicare saggezza, senza nascondere quelle apparenti nudità e fragilità nelle quali racchiude la sua forza.

Loris Agostinetto - Funzionario politiche ambientali

Oggigiorno ci troviamo di fronte ad una enorme offerta di pratiche meditative o simili. Alcune sono valide ed autentiche, altre sono inutili o fasulle ed utili solo per riempire le tasche di chi le propaga. Una persona che vuole iniziare, come fa a sceglierne una che sia corretta? Come fa a sapere se questo o quel maestro è autentico e bravo?
Per quel che è la mia esperienza qui i risultati sono stati concreti e ben visibili; per quanto il percorso sia lento, a volte lentissimo, a volte faticoso e doloroso, i risultati sono arrivati e stanno arrivando. Quindi grazie alla pratica e grazie a Mario Thanavaro per come rende possibile a chi vuole, di percorrere questo sentiero.

Carlo Di Folca - Antropologo e insegnante di meditazione

Quando sono con Mario Thanavaro, sento che egli è sempre e veramente amico, veramente non comunica alcuna gerarchia, veramente e senza reticenze insegna ciò che ha imparato nella convinzione che egli stesso può in ogni momento imparare da chiunque altro.
In questo senso, il dono inestimabile della sua persona è, per me, superiore a qualsiasi abilità tecnica o comunicativa.

Dario Parlato - Direttore vendite in pensione

Testimoniare non è semplice, si teme di dire troppo o troppo poco… ma Thanavaro lo definisco per quello che è, un amico spirituale… ricordo quando lo incontrai per la prima volta, fu come averlo sempre conosciuto, e così è rimasto nel tempo. Il nostro rapporto si è sempre più radicato: anche ora che vivo in Spagna da 3 anni ci sentiamo telefonicamente e per messaggi. Il Buddha ci ha sempre sollecitato ad avere amici saggi, altrimenti è meglio stare soli. Quindi a te, che forse leggerai la mia testimonianza, ti auguro di conoscerlo.

Ananda, Orazio Mercuri - Agente Generale Unipol Sai

Achaan (Maestro), o se preferite Maestro Mario Thanavaro, è una persona di un elevata caratura umana, intellettuale e spirituale. Quando lo conobbi (nel 1990) dire che la mia vita era nel buio non è un’esagerazione. Nulla aveva più senso. Questa “giostra” aveva esaurito tutto il suo fascino e quel senso di ebbrezza. Tutto sembrava essere ripetitivo, inutile. La noia della routine stava prendendo il sopravvento. E proprio in quel periodo una mattina sento bussare alla mia porta e nel chiedere chi è mi sento rispondere “sono un Angelo che bussa alla tua porta”. Apro e, con immenso stupore, vedo che era il Maestro Thanavaro. Come abbia fatto a trovarmi non gliel’ho mai chiesto. Lo avevo incontrato una sola volta qualche mese prima e poi mai più. Ora aveva bussato al mio cuore. È da quel giorno che egli è stato balsamo per il mio triste cuore, luce per la mia mente confusa, guida e custode lungo il sentiero. E, da quel giorno, oltre ad aver trovato un Amico Spirituale, ho trovato una preziosa fonte del sorriso, un attento, disponibile e premuroso Maestro. Come, posso affermare senza alcun dubbio, lo è stato e lo è con tutti. È da lui inoltre che ho avuto il piacere di ricevere il nome di Ananda.

 

Dolma, Daniela Morando - Psicoterapeuta

Un cuore che cammina, una fiamma ardente. Questa è l’immagine che mi viene quando penso a Thanavaro.
Ho incontrato il Maestro Thanavaro più di trenta anni orsono e ho frequentato i suoi ritiri. La sua è una presenza così intensa, così sorprendente, così fresca in ogni circostanza che ho sempre la sensazione che sia tutto nuovo quello che dice, anche se l’ho ascoltato mille volte.
La forza della sua motivazione alla pratica è straordinaria, pari al suo senso dell’umorismo, dono divino. Gli sono infinitamente grata per gli insegnamenti, per l’entusiasmo contagioso, per quello che ha saputo vedere in me, molto prima che io stessa me ne accorgessi e per la spinta decisiva a far fiorire il cuore.

Barbara Marin - Yoga Ācharya (Maestra)

Ho scelto Thanavaro come Maestro di meditazione ma anche di Vita perché porta con sé la doppia esperienza: quella monacale e quella laica. È un Maestro che comprende le complessità della società in cui viviamo e porta il Dharma ad un livello comprensibile a tutti. Preparatissimo e saggio, il suo sguardo incondizionatamente amorevole è un abbraccio accogliente e protettivo. Un vero esempio di Vita.

Lorenza Maccarelli - Maestra esperta di Parinama Yoga

Ho conosciuto il Maestro Mario Thanavaro anni fa tramite una cara Amica, il Maestro ha una grande capacità di trasmettere nel profondo questa importante pratica: la Meditazione. Avvicina le persone anche più restie, usando la sua immensa conoscenza e grande esperienza e tanta simpatia, ma anche per la sua semplicità comunicativa. Un grande Amico spirituale, le sue lezioni sono fonte di energia positiva, che trasmette con grande Amore e infondono pace e gioia nel cuore. GRAZIE MAESTRO.

 

Sarah Strufaldi - Senior Private Banker

È stato bellissimo per noi rivederti domenica, riascoltare la tua voce e praticare insieme. Le tue parole sono state di grande conforto e ci hanno portato un po’ di serenità. Abbiamo deciso di iscriverci al tuo corso trimestrale su MeditiAmo, in modo di avere lo stimolo e provare ad introdurre la pratica nel “quotidiano”.

 

Paola Emanuel - Insegnante

Le sue parole Maestro sono sempre nettare di sapere, balsamo per il sentire e apertura su un infinito spazio per l’intuizione ed il sentire profondo.
Del tuo insegnamento mi ha colpito molto questa frase: “Ciò che ci lega disperatamente alla vita e che spesso non ci fa vivere è la paura di abbandonarci all’Amore”.
Grazie di tutto, di esserci, del tuo immenso e profondo sentire…

Toni Brunello - Architetto

Seguo Thanavaro da 20 anni. Grazie ai suoi insegnamenti, alla sua profonda esperienza e sensibilità umana, posso dire anch’io che il Dhamma è, tra i regali, il regalo più prezioso.
Il suo insegnamento è collocabile in un tempo che è quello dei Maestri e Maestre di tutti i tempi, in una dimensione, la più classica ed erudita, che viene direttamente dagli insegnamenti del Buddha storico.
Con qualche enfasi, a volte, ci viene da dire dopo un importante incontro, “la mia vita è cambiata”…Sicuramente e sinceramente posso dire che grazie a Thanavaro e alla pratica da lui ispirata si può essere liberi dalla sofferenza. Liberi.
Con profonda gratitudine.

Amāra - Insegnate yoga e istruttrice di meditazione

Ho conosciuto Mario tramite la lettura del suo libro “Non creare altra sofferenza”,
Ho desiderato da subito incontrarlo …e poi semplicemente sedermi vicino partecipando ai ritiri fatti soprattutto ad Asolo (TV), questo dal 1999.
Quel delicato e rassicurante “dolcemente e serenamente respiriamo”, che dava il via alla pratica è un mantra che tuttora mi accompagna soprattutto in momenti complessi e richiama alla mente-cuore, quasi con una nostalgia benefica, la presenza intensa e amorevole di un vero amico desideroso solo del tuo bene e dei tanti compagni di viaggio che ho incontrato e per i quali nutro un senso di fratellanza.
Con profondo riconoscimento e affetto.

Paolo Avanzo - Sitarista e insegnante di musica indiana

Incontrai Mario nel 1976. Lui faceva lo studente a Padova e aveva iniziato a suonare i Tabla, percussioni indiane, secondo alcuni le percussioni a mano più sofisticate esistenti. Io a mia volta avevo iniziato a suonare il Sitar, quindi lo strumento complementare al suo. Un’assidua frequentazione quell’anno, imperniata attorno alla musica, ma ricca anche di scambi e dialoghi sulla filosofia, il misticismo, l’orientalismo, e anche sul vegetarianesimo.
Ci scoprimmo spesso in sintonia nella ricerca di un vivere ‘non come bruti’ ma al ‘seguire virtute e conoscenza.’ Da allora siamo rimasti in contatto. La nostra sintonia continua tutt’ora, e così la nostra amicizia, man mano che il tessuto delle nostre esistenze si dipana, arricchendo le nostre anime.

Silvana Palumbo - Insegnante di Yoga

Ho incontrato il Maestro Mario Thanavaro a Pomaia.
Subito mi ha colpito la sua semplicità e chiarezza nell’insegnamento, la sua gentilezza nel guidarci durante la meditazione, la sua umiltà e accoglienza nel relazionarsi con gli allievi.
La sua ricca esperienza lo fa essere a 360 gradi nel suo trasmettere e condividere, riuscendo a connettersi con ogni cuore.
Il suo incontro è stato ed è tuttora sempre fonte di ispirazione e di crescita.
Grazie Maestro.

Elisabetta M.Z. - Insegnante Yoga e scrittrice

Il Buddhismo trasmesso dal Maestro Thanavaro non è affidato a scritture ma è vivo nella quotidianità.
Questo accompagnamento nel quotidiano è sicuramente uno dei doni del caro Maestro Thanavaro. Anche avere, come lui, pensieri neutri, diritti, semplici ed eleganti diventa un traguardo da raggiungere. Molto difficile, ma anche molto bello.

Rosanna Riva Champa D’Urso - Poetessa

Ciò che più colpisce di Mario Thanavaro è proprio il suo non porsi mai come maestro, il suo camminare fianco a fianco come Amico, il suo profondo rispetto per l’altro (ogni altro) il suo avere a cuore e dare cuore a chi è sul cammino, la sua assoluta dedizione alla libertà.

 

Studenti del Corso di Formazione Triennale

Raul Zoia - Counselor, Istruttore di meditazione, ricercatore spirituale

Ho conosciuto prima Achaan Thanavaro dai suoi libri, affascinato del percorso svolto da un monaco italiano, friulano come me, dal suo lavoro come insegnante di Dharma, presidente dell’UBI e fondatore del monastero Santacittarama.
Ci incontrammo per un primo ritiro in agosto, sul Lago Trasimeno in Umbria, entrammo subito in sintonia, mi colpì la sua disponibilità, empatia, amorevolezza, tutto con estrema semplicità, umiltà e un notevole senso dell’umorismo.
Siamo sempre in contatto, si fa sentire spesso con un messaggio, una mail, un pensiero, mi ha reso fiero scrivendo la prefazione del mio manuale per curiosi e principianti #anchiopossomeditare. Provo grande gratitudine, affetto, amore per il Maestro e caro Amico Mario Thanavaro.

Luca Militello - Psicologico, informatico e operatore olistico

Conosco Mario Thanavaro da quasi 15 anni, e ho partecipato a numerosi suoi ritiri residenziali in diverse zone d’Italia. Ho frequentato e concluso come suo allievo anche il prezioso “Percorso di Formazione triennale di Istruttore di Meditazione” da lui proposto.
La modalità semplice, sincera e allo stesso tempo attenta e profonda nel condividere le conoscenze ed esperienze dirette nel campo della pratica meditativa e della vita in generale, unite ad una rara e naturale apertura verso qualsiasi tipo di tradizione e insegnamento, fanno del Mario Thanavaro un riferimento esemplare per chi decida di intraprendere un vero cammino interiore.

Cristina Magnani - Medico chirurgo, omeopata

Ho conosciuto il Maestro Mario Thanavaro nel 2002.
In questi anni mi sono sentita accolta, nutrita, protetta, aiutata in modo amorevole e discreto.
La presenza di Thanavaro è stata fondamentale in diversi momenti cruciali della mia vita, di grande aiuto nel rendermi più consapevole di me e dei miei bisogni.
È per me una importante guida spirituale.
Grazie.

Carla Gianotti - Tibetologa, saggista e istruttrice di meditazione

Ho incontrato il maestro Mario Thanavaro circa 25 anni fa al Centro Milarepa di Valdellatorre (To), e sono stata particolarmente colpita dal suo insegnamento di Dharma, semplice e non facile, un insegnamento dal cuore grande, puro e autentico, capace di arrivare sempre diritto alla mente-cuore. In tutti questi anni ho continuato a seguire il suo prezioso insegnamento, capace ogni volta di nutrimento e di ispirazione, e questo sia attraverso i suoi seminari di meditazione, sia attraverso i suoi numerosi libri, sia attraverso il percorso triennale della Scuola per Istruttori/ Istruttrici di meditazione da lui fondata, cui ho avuto la fortuna di partecipare.
Per la sua infinita sollecitudine per il Dharma, la sua gentilezza amorevole e la sua delicatezza nel guidare i suoi allievi e allieve, considero il maestro Mario Thanavaro una delle ‘madri spirituali’ della mia presente esistenza.

Livio Sancin - Pensionato

Mi sono iscritto ad un ritiro con Mario Thanavaro nel 2008, all’Istituto Lama Tzong Khapa di Pomaia, ed è stata un’esperienza incredibile che mi ha aperto una nuova strada.
Dopo il primo ritiro con Thanavaro ne sono susseguiti altri, ogni volta con esperienze diverse e aggiungendo una maturazione e padronanza della pratica. Poi ho intrapreso il corso triennale di formazione come istruttore di meditazione fino all’attestato che mi è tornato utile, avendo formato un piccolo Sangha, posso constatare che la pratica è loro di beneficio e mi aiuta nella mia crescita.
Ringrazio Sua Santità il Dalai Lama, altri preziosi Maestri, e grazie con gratitudine al mio prezioso Amico e Maestro Thanavaro.

Giulia Mellacca - Psicologa/Psicoterapeuta

Quello che il Maestro Thanavaro mi ha donato e mi dona ogni volta che lo incontro e lo ascolto è la sua straordinaria umanità e tolleranza. Il suo sguardo compassionevole accoglie tutto ciò che incontra, senza giudizio e con gentilezza amorevole. Così accolse me anche la prima volta quando per caso seguii un suo ritiro. Così mi accoglie ogni volta, anche in questi tempi virtuali.

www.meditareconcura.it

 

Brunella Terenzoni - Biologa in pensione

Ho incontrato Mario Thanavaro in un periodo in cui avevo bisogno di perdonare un lutto e perdonarmi tanti sensi di colpa. Dal suo libricino “Perdonare per guarire” alla frequenza di un seminario a Pomaia e poi un altro e poi un altro ancora, questo è il periodo in cui ho imparato a sentire il suo cuore durante la pratica.
Meditare con il suo Sangha e ascoltare i suoi preziosi insegnamenti ha arricchito e indirizzato la mia vita. Mario Thanavaro è, ora per me, il Maestro.

Mahesi, Marino De Meo - Operatore shiatsu

Nel 2014/2015 ho avuto la gioia di incontrare il Maestro Thanavaro. Mi sono sentito subito a casa, seguire gli insegnamenti del Buddha attraverso i suoi discorsi e rispettare le sue indicazioni sulla centralità della pratica come via di accesso per una comprensione profonda, sono risuonati in me come un passaggio ed un percorso fondamentale.
Sono immensamente grato alla vita e al maestro Thanavaro per questa grande opportunità. Dedico questo mio ottenimento alla gioia e alla salute di tutti gli esseri, possa io essere di servizio e di supporto per me, per le persone a me care, per tutti coloro che incontrerò nella vita, ed anche per tutti coloro che non avrò la fortuna di incontrare. Sadhu Sadhu Sadhu.

Roberto Parasole - Artigiano falegname in pensione

Ho conosciuto il Maestro Mario Thanavaro nel 2014 in un ritiro a Pomaia.
Del Maestro Mario Thanavaro, mi piace sia la profondità e al tempo stesso la leggerezza con cui ci guida gradualmente durante la meditazione e il riuscire a trasmettere il suo più che comprovato bagaglio di esperienza, anche in modo ironico, ma mai banale. Un altro aspetto che ritengo molto importante, è che si è instaurato tra di noi un rapporto, oltre che da Maestro ad allievo, un sentirci amici, compagni di percorso, compagni di Dharma. Questo mi ha fatto trovare una persona che in quella umiltà che sviluppa equanimità e in assoluta fiducia ci si può confrontare e scambiare esperienze. Non posso che concludere con una grande gratitudine di cuore.
Grazie Maestro.

Subhūti, Roberto Scolaro - Impiegato comunale

Riesco a partecipare con immensa gioia e gratitudine ai webinar di Mario Thanavaro perché si svolgono il sabato e la domenica. Ho seguito le sue sessioni meditative settimanali su Facebook “Meditiamo praticanti” in diretta e in differita, ed è una risorsa preziosissima questa che caratterizza il suo apostolato nel diffondere il Dharma. Ho seguito anche il ciclo di seminari che ha tenuto presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza. A mio avviso sono di estremo valore per la mia propensione a ricercare gli esistenti parallelismi fra la mistica buddhista e la mistica cristiana nell’esperienza diretta dell’Essere fondamentale che accomuna le due spiritualità al di là delle istruite mappe cognitive e movimenti interiori che caratterizzano le due vie.

Carla Gianotti - Tibetologa, saggista e istruttrice di meditazione

Ho incontrato il maestro Mario Thanavaro circa 25 anni fa al Centro Milarepa di Valdellatorre (To), e sono stata particolarmente colpita dal suo insegnamento di Dharma, semplice e non facile, un insegnamento dal cuore grande, puro e autentico, capace di arrivare sempre diritto alla mente-cuore.
In tutti questi anni ho continuato a seguire il suo prezioso insegnamento, capace ogni volta di nutrimento e di ispirazione, e questo sia attraverso i suoi seminari di meditazione, sia attraverso i suoi numerosi libri, sia attraverso il percorso triennale della Scuola per Istruttori/ Istruttrici di meditazione da lui fondata, cui ho avuto la fortuna di partecipare.
Per la sua infinita sollecitudine per il Dharma, la sua gentilezza amorevole e la sua delicatezza nel guidare i suoi allievi e allieve, considero il maestro Mario Thanavaro una delle ‘madri spirituali’ della mia presente esistenza.

Pierangelo Gavioli - Funzionario di banca in pensione

Ho conosciuto Thanavaro nel 2001 e da quel momento è stato una presenza continua nella mia vita.
È il mio Maestro e Amico. Mi ha aiutato a vedere le cose in modo diverso, allargando la prospettiva, e lo ha fatto sempre con gentilezza e disponibilità.
I suoi insegnamenti mi hanno sempre colpito per la capacità di non mettere solchi, di includere tutto, anche argomenti non strettamente inerenti alla sua formazione buddhista, permettendomi così di vedere la matrice comune che unisce tutte le cose.

Raimondo Oliva - Programmatore informatico in pensione

Ho conosciuto Mario Thanavaro nel 1996 nella sede dell’AMECO in vicolo d’Orfeo a Roma. Sono capitato lì perché da sempre interessato alla cultura buddista e al suo punto di contatto con la psicoanalisi. La lettura giovanile di Siddharta ed il più recente viaggio nel 1987 nel Ladakh dove, oltre alla visita ai vari monasteri ho partecipato anche ad un raduno a Dharamsala dove era presente un giovane Dalai Lama, per me allora sconosciuto, ha rappresentato uno stimolo forte per l’approfondimento.
La pratica di meditazione con Mario è stata sin dall’inizio orientata in maniera dolce, direi inclusiva, senza creare spavento per una pratica troppo rigorosa né peraltro venir meno agli obiettivi centrali di un percorso spirituale. Direi che questo è sempre stato il segno distintivo del lavoro con Mario, non ha mai proposto una pratica incompatibile con la vita da laico ma non ha mai trasformato la meditazione in una semplice tecnica di rilassamento. L’insegnamento dei maestri della foresta è stato da subito per me molto convincente ed in collegamento con le mie esperienze spirituali precedenti. Il richiamo al messaggio originario ed il forte contatto con la natura sono stati per me una guida preziosa maturata oltre che con gli insegnamenti ed i libri di Mario anche con la lettura di Achaan Cha e Sumedho.
Il mio rapporto con lui si è andato sviluppando su queste direttive attraverso molti incontri e ritiri molto proficui. Sempre e comunque “da cuore a cuore” come direbbe lui. L’esortazione a vivere nell’esperienza personale gli insegnamenti e non a lasciarsi semplicemente indottrinare è una costante nei suoi discorsi e la sua vita, per chi ha avuto la fortuna di conoscerla, un esempio di coerenza e coraggio anche attraverso scelte molto difficili. Anche su idee diverse l’obiettivo è sempre stato di mirare alla chiara comprensione e mai all’accettazione passiva. Nel corso degli anni Mario è diventato per me da “semplice” maestro ad amico spirituale ad amico fraterno e questo sicuramente è uno dei tesori della mia vita.

Silvana Condemi - Psicomotricista

Sono tanti anni che conosco Mario Thanavaro ed è difficile a volta tirare le somme di un rapporto così lungo e profondo.
Ho conosciuto Thanavaro all’A.me.c.o., a Roma, nel 1996, in un periodo, forse il più articolato della sua vita, in cui aveva da poco effettuato il passaggio dalla condizione di monaco a laico. E’ stato di grande insegnamento osservare la “persona” che gestiva questa situazione, il suo modo di aprirsi agli altri e di condividere ove possibile con mente sgombra e cuore aperto il momento difficile.
Ho compreso sul campo senza troppi giri di parole e ragionamenti, il valore dell’integrità e della capacità di integrazione di corpo, mente e spiritualità. Questa sua capacità di integrare sempre e comunque mettendosi direttamente in gioco, nella difficile vita di tutti i giorni, è stata per me una rivelazione importante. Thanavaro ha avuto il merito di far conoscere a molti la tradizione dei “Maestri della foresta” parlando un linguaggio comprensibile a molti per la sua peculiarità di essere eclettico, globale e creativo. Thanavaro mi ha insegnato la fiducia, la morbidezza, la perseveranza nella ricerca di me. Posso dire che l’aver incontrato il Maestro Thanavaro nella mia esistenza è stato tra i doni più belli che la vita mi ha riservato.
Con sempre viva riconoscenza.

Loris Agostinetto - Funzionario politiche ambientali

Ho conosciuto Mario Thanavaro durante un ritiro di un fine settimana da lui condotto nel settembre 2015 presso il centro Buddista Taracittamani a Padova.
Avevo letto la sua esperienza, i suoi 18 anni circa da monaco buddista theravada ed ascoltato i frammenti di vita vissuta da lui stesso raccontati durante il ritiro, che riguardavano la sua vita poco precedente la decisione di diventare monaco, le sue esperienze come monaco e la sua vita dopo aver lasciato tale strada religiosa per proseguire come laico.
Credo fosse la semplicità con cui raccontava quelle esperienze, che di semplice e comune non avevano nulla e che anzi erano di una profondità e credo anche difficoltà assai poco comuni.
Poi vidi nel suo sito internet la possibilità di frequentare un corso per istruttori di vipassana che consisteva in 6 ritiri all’anno per 3 anni, di cui 4 di un week end, uno di 5 giorni e uno di 7 giorni.
Senza pensare tanto, vidi la possibilità di avere un maestro come lui, che potevo seguire per 3 anni nei vari ritiri e mi iscrissi subito.
Ora sono più o meno a metà del terzo anno e sono 5 anni che pratico con costanza tutti giorni.
I benefici sono arrivati quasi subito per alcuni aspetti, mentre per altri ci è voluto molto di più.
Le cose che ho trovato estremamente importanti dei ritiri con Mario Thanavaro sono più di una: innanzitutto durante i ritiri lui parla, di varie cose, molto delle sue esperienze di vita e, senza praticamente accorgersene, le cose entrano e vanno, da un lato a sorreggere la propria pratica, anche nella propria vita quotidiana, dall’altro concorrono significativamente a cambiare la prospettiva con cui si percepisce la propria vita ed i valori della stessa.
Non ci si accorge subito, per certe cose ci vuole qualche anno, ma è come una rivoluzione benefica lenta e inesorabile.
La presenza di Mario Thanavaro ai ritiri diventa un filo conduttore lungo un sentiero, che è quello della pratica, permettendo di non perdersi o deviare su direzioni inutili o addirittura sbagliate.
E poi c’è un’altra cosa importante che ritengo utile sottolineare: oggigiorno ci troviamo di fronte ad una enorme offerta di pratiche meditative o simili. Alcune sono valide ed autentiche, altre sono inutili o fasulle ed utili solo per riempire le tasche di chi le propaga. Una persona che vuole iniziare, come fa a sceglierne una che sia corretta? Come fa a sapere se questo o quel maestro è autentico e bravo? La meditazione è una pratica lenta e non visibile, il rischio è che si inizia un qualcosa di inutile o sbagliato e ci vogliono anni per accorgersi che nel migliore dei casi si è perso un sacco di tempo.
Per quel che è la mia esperienza qui i risultati sono stati concreti e ben visibili; per quanto il percorso sia lento, a volte lentissimo, a volte faticoso e doloroso, i risultati sono arrivati e stanno arrivando.
Quindi grazie alla pratica e grazie a Mario Thanavaro per come rende possibile a chi vuole, di percorrere questo sentiero.

Fabio Bucher - Avvocato

Ho deciso di intraprendere questo viaggio assieme al caro Maestro Mario Thanavaro oltre 3 anni fa, continuando la frequentazione ai suoi ritiri che era iniziata per me già qualche anno prima.
Più che un corso mi piace descrivere questa esperienza come un “percorso” che non ha un termine ma una assoluta continuità nel tempo.
Come una volta ha ricordato Mario Thanavaro nei suoi ritiri, io e lui ci siamo “presi del tempo” per continuare questa esperienza, senza porre tappe o obiettivi, anche perché non sempre riesco ad essere presente fisicamente ai suoi incontri ed è per tale motivo che ho accolto con gioia l’invito ad entrare nel gruppo MeditiAmo, occasione questa che mi permette di seguire le meditazioni a distanza e nel frattempo di poter studiare ed approfondire il materiale proposto.
Mario è sempre stato inoltre disponibile a spiegarmi ulteriormente determinati concetti, a sostenermi nei momenti di confusione e incertezza ed a consigliarmi letture appropriate per il periodo che stavo attraversando, in base alle mie richieste.
Se volgo lo sguardo al passato, vedo in me una profonda trasformazione che mi ha portato da una parte a compiere scelte personali difficili e, dall’altro, ad avvicinarmi sempre più, grazie alla pratica, ad una dimensione di me stesso più limpida e meno soggetta agli sbalzi dell’ego. Considero questa esperienza assolutamente arricchente e fondamentale per chi, con serietà e costanza, voglia approfittare di questa meravigliosa occasione per entrare sempre più nella pratica e nella comprensione del pensiero buddhista.
Ed è per questo che sono particolarmente grato a Mario Thanavaro per tutti gli insegnamenti e gli aiuti che sto da lui prendendo in questi anni e che desidero continuare a ricevere!

Roberto Parasole - Artigiano falegname in pensione

Ho conosciuto il Maestro Mario Thanavaro nel 2014 in un ritiro a Pomaia.
In verità è stata mia moglie che avendolo conosciuto in un’occasione precedente e parlandomi bene di lui, mi convinse a partecipare a quel ritiro.
Mi trovai subito in sintonia con il Maestro Thanavaro. Mi piacquero sia la profondità in cui ci guidò gradualmente durante la meditazione, sia la leggerezza con cui lo fece. Un altro aspetto, che non è sempre scontato in tutti, è il riuscire a trasmettere il suo più che comprovato bagaglio di esperienza, anche in modo ironico, ma mai banale. Mi piacque e mi trovai subito in sintonia con lui. Negli anni passati, per qualche tempo mi ero approcciato alla meditazione Vipassana, ma non ero mai riuscito a capirla o farla mia fino in fondo. Quando seppi che il Maestro Thanavaro faceva dei corsi triennali per istruttori di meditazione, non ebbi dubbi.
La mia esperienza del corso Triennale per Istruttori/Istruttrici di Meditazione è assolutamente positiva, mi ha dato proprio quello che cercavo. Questo è potuto succedere innanzitutto per l’assoluta capacità del Maestro Thanavaro data dalla quarantennale esperienza, fatta come si dice dalla “gavetta”.
Dalla serietà dell’impostazione del corso che dura tre anni, cosa rara in questi tempi dove si elargiscono attestati anche dopo tre o quattro incontri online.
Il Maestro Thanavaro, prima di accettare un allievo/a, chiede la motivazione e degli impegni ben precisi, sia di frequenza ai propri corsi sia di verifica periodica della propria esperienza attraverso relazioni scritte e colloqui.
Un altro aspetto che ritengo molto importante, è che si è instaurato tra di noi un rapporto, oltre che da Maestro ad allievo, un sentirci amici, compagni di percorso, compagni di Dharma. Questo mi ha fatto trovare una persona che in quella umiltà che sviluppa equanimità e in assoluta fiducia ci si può confrontare e scambiare esperienze. Trovo in questo un aspetto importantissimo di crescita e continuo radicamento di quella motivazione che accompagna il mio percorso nel ricevere e nel donare.
Non posso che concludere con una grande gratitudine di cuore al Maestro Thanavaro.
Grazie.

Raul Zola - Counselor, Istruttore di meditazione, ricercatore spirituale

Ho conosciuto prima Achaan Thanavaro dai suoi libri, affascinato del percorso svolto da un monaco italiano, friulano come me, dal suo lavoro come insegnante di Dharma, presidente dell’UBI e fondatore del monastero Santacittarama.
Nel 2010 portata a termine la formazione in Mindfulness Counseling contattai Mario per il percorso di istruttore di meditazione, ci incontrammo per un primo ritiro in agosto, sul Lago Trasimeno in Umbria, entrammo subito in sintonia, mi colpì la sua disponibilità, empatia, amorevolezza, tutto con estrema semplicità, umiltà e un notevole senso dell’umorismo.
Ebbi il piacere di organizzare diversi ritiri in Friuli, la volta a Spilimbergo fu un’esperienza amplificata, lo ospitai a casa, presentammo il ritiro con una bellissima e nutrita conferenza, con la proiezione di diverse foto lo intervistai sulla sua storia e percorso, si raccontò a un pubblico rapito ed entusiasta.
Siamo sempre in contatto, si fa sentire spesso con un messaggio, una mail, un pensiero, mi ha reso fiero scrivendo la prefazione del mio manuale per curiosi e principianti #anchiopossomeditare
Provo grande gratitudine, affetto, amore per il Maestro e caro Amico Mario Thanavaro.
Un abbraccione e un caro saluto.
Nel Dharma.

Meditare fa bene, tanto bene!

MeditiAmo è il servizio online per imparare e praticare bene la meditazione per la tua vita, il lavoro, le relazioni.

Scegli Lingua »